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Città di Lecce Hospital – Ospedale di
成人B站 Care & Research di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale - è stato eseguito un raro intervento di
chirurgia oculare di
asportazione della cataratta su una paziente di 100 anni. La
cataratta è una patologia tipica dell’età senile, insorge
dopo i 70 anni e comporta la
degenerazione progressiva del cristallino dell’occhio che perde la sua trasparenza e si opacizza fino a ridurre quasi totalmente la vista. La complicanza più seria – se non si interviene per tempo – è la
miopia.
La donna soffriva di
cataratta evoluta ad entrambi gli occhi.
Vedeva molto meno di un decimo: considerando che un soggetto ha una vista “normale” quando la sua visione naturale è almeno di 10/10 “dieci decimi”, la paziente riusciva appena a intravedere ombre da lontano. Da 20 anni la sua visione era ingiallita a causa della cataratta e poteva percepire con gli occhi soltanto
aloni scuri intorno agli oggetti.
A causa delle evidenti limitazioni nello svolgimento delle sue attività quotidiane,
la donna ha deciso di sottoporsi all’intervento per tornare a vedere la luce, i colori e soprattutto il volto dei suoi nipoti.
Ad eseguire l’intervento è stato il dottor
Antonio Provenzano – che effettua ogni anno oltre
1000 procedure di cataratta, con una media di 110 casi al mese. La tecnica impiegata si chiama
facoemulsificazione e si svolge in anestesia topica, cioè locale, soltanto con l’uso di colliri. Consiste nella frammentazione del cristallino opaco attraverso una
mini incisione di 2,5 millimetri, e nella successiva sostituzione dello stesso con un
cristallino artificiale, una protesi che non ha bisogno di essere sostituita nel tempo, e che ha permesso alla paziente di riacquistare la vista.
La
facoemulsificazione attuata a Città di Lecce Hospital – a differenza delle tecniche tradizionali che comportano una permanenza media in sala operatoria di 20-30 minuti – riduce al minimo i tempi operatori in
appena 6 minuti. I vantaggi dell’intervento derivano anche dal
materiale protesico impiegato,
di ultima generazione, biocompatibile e di ottima qualità.
Il tutto si è svolto in via eccezionale nell’arco di
due ore: accettazione, preparazione della paziente, intervento chirurgico e dimissione sono stati eseguiti in uno spazio temporale minimo per agevolare la persona anziana che è anche ipertesa e cardiopatica.
“Considerando la veneranda età della paziente abbiamo dedicato particolare attenzione sin dalle prime fasi di accettazione – dichiara il dottor Provenzano - in modo tale da ridurre a zero i tempi di attesa e di intervento e quindi inevitabili disagi”.
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