Città di Lecce Hospital / 10 febbraio 2025

Cataratta, campanello di allarme: sempre più casi tra i 45 e i 50 anni

Cataratta, campanello di allarme: sempre più casi tra i 45 e i 50 anni
La comparsa della cataratta, patologia oculare che consiste nell’opacizzazione del cristallino, può dipendere da molteplici fattori. Generalmente compare in oltre il 50% degli ultrasettantenni come meccanismo fisiologico causato dall’avanzare dell’età e dalla naturale consunzione degli organi con il tempo.

Gli specialisti, tuttavia, negli ultimi dieci anni hanno rilevato un incremento dell’incidenza nei non anziani, a partire dai 45-50 anni, che viene considerato una preoccupante anomalia. Ne abbiamo parlato con il Dott. Antonio Provenzano, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica a Città di Lecce Hospital.

Cataratta nei 45-50enni, le possibili cause

La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la lente principale dell’occhio attraverso cui passa tutta l’informazione visiva che arriva dall’esterno. Come dice il suo nome, dovrebbe essere limpida, e qualsiasi opacità contribuisce a modificare e a far diminuire la qualità e la quantità visiva.

Nella cataratta dei 70-75 enni, problematica caratteristica dell’età avanzata per una consunsione fisiologica degli organi, i principali fattori di rischio rilevati sono:
  • Fumo di sigaretta;
  • Diabete;
  • 翱产别蝉颈迟à;
  • Vita sedentaria;
  • Alimentazione scorretta;
  • Stili di vita sbagliati;
  • Inquinamento ambientale;
  • Fattori genetici (che possono portare a cataratta giovanile, ma solo in casi rari).
Negli ultimi anni, come detto, compare sempre più spesso anche nelle fasce di età molto inferiori, dai 45 ai 50 anni. Le cause dell’incremento di incidenza non sono ancora state approfondite, ma tra le ipotesi più accreditate ci sono:
  • L'esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti;
  • L'uso eccessivo dei dispositivi digitali;
  • Il fumo di sigarette, soprattutto elettroniche.
Si tratta di cause che influiscono sui fattori ossodativi delle proteine del cristallino: le proteine che si ossidano diventano opache e causano la cataratta. L’uso dei dispositivi digitali comporta l’esposizione a una luce blu, che è emessa sia dagli smartphone che dai tablet e dai PC. Tuttavia, sono soprattutto smartphone e tablet che presuppongono esposizioni più lunghe e più ravvicinate per l’occhio, mentre il PC ha caratteri più grandi per la lettura e uno schermo solitamente più distante. La luce blu genera uno stress ossidativo del cristallino, accelera il processo di opacizzazione, per questo è opportuno limitare il più possibile l’esposizione. Prima di tutto riducendo l’utilizzo di questi dispositivi e, laddove non sia possibile, osservando la regola di interromperlo per almeno 30-40 secondi ogni 20 minuti e guardare a distanza, oltre i 20 metri, in modo da rilasciare il meccanismo di accumulazione e far riposare l’occhio.

Sembra, poi, che il fumo di sigaretta elettronica causi verosimilmente un maggiore stress ossidativo al cristallino, generando un aerosol che contiene molte sostanze non ancora studiate, con l’apparecchio utilizzato per scaldare il liquido che raggiunge i 400 gradi.

Come prevenire la cataratta

I principali consigli per prevenire la cataratta a qualsiasi età:
  • Eliminare il fumo di sigaretta;
  • Avere una vita attiva;
  • Ridurre le abitudini alimentari errate (eccessi di zuccheri, di grassi, di alcol);
  • Ridurre l’esposizione ai raggi ultravioletti, anche d’inverno, usando occhiali da sole e cappelli con visiera.
Ci sono, poi, cataratte collegate all’uso di farmaci, specialmente cortisonici, cosìddette iatrogene: l’insorgenza della patologia fa parte degli effetti previsti e non sempre evitabili.

I segnali da non trascurare: quando recarsi dallo specialista

Il principale segnale in presenza del quale è opportuno recarsi dall’oculista - a qualsiasi età - è un calo della vista, in termini di qualità o quantità, con percezioni dei colori sbiadite, riduzione del contrasto e della luminosità, vista annebbiata.

Il trattamento è escusivamente chirurgico: la cataratta va rimossa. A oggi, l’intervento di cataratta beneficia di una tecnica innovativa, sempre in miglioramento, con strumenti minimamente invasivi. L’ingresso all’interno dell’occhio è limitato a una piccola incisione di 2 millimetri di larghezza e il cristallino artificiale, la lente intraoculare che si impianta una volta rimossa la cataratta, è di altissima tecnologia. Una gamma molto vasta di lenti può correggere sia la visione per distanza e per vicino (a lunga, media distanza e da vicino contemporaneamente).

In particolare, un 45-50 enne con cataratta, che ha bisogno di una visione ottimale, può beneficiare di un cristallino multifocale per continuare attività lavorativa o hobbistica senza modificare le proprie abitudini. La visita specialistica può anche essere supportata da indagini per valutare quanto la cataratta incida sulla qualità visiva e quale sia il momento più opportuno per intervenire.
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Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Provenzano

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