Le patologie cardiovascolari sono una delle principali cause di mortalità nel mondo occidentale, secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono responsabili del 44% dei decessi.
Le patologie cardiache evidenziano dei fattori di rischio che possono essere modificabili o non modificabili.
I fattori di rischio modificabili – spiega il
Dott. Giorgio Perron Cabus specialista in radiologia alla
Clinica Santa Caterina da Siena di Torino - sono quelli comportamentali, che si possono correggere seguendo uno stile di vita salutare, facendo attività fisica, sono
sufficienti anche solo 30 minuti di camminata veloce al giorno, non fumando, adottando una dieta priva di grassi e sale, ricca di vegetali e frutta per mantenere i valori di colesterolo e glicemia nella norma.
Questa è la prevenzione primaria che ha un ruolo determinante, in assenza di patologie cardiache, per ridurre i rischi cardiovascolari. Uno stile di vita scorretto, infatti, può spesso causare: diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, e favorire l’insorgenza di patologie cardiache come ictus e infarto.
Tra i fattori non modificabili c’è la familiarità per patologie cardiovascolari, ovvero quando sono presenti casi di cardiopatia in famiglia. Avere parenti che hanno sviluppato patologie cardiache, sotto i 55 anni per gli uomini e sopra i 60 per le donne, può aumentare significativamente la probabilità di incorrere in eventi cardiaci. In questi casi è bene iniziare a fare prevenzione in fase precoce.
? fondamentale prestare sempre attenzione a sintomi che possono far sospettare una patologia cardiaca:
- dolori al petto
- palpitazioni
- difficoltà a respirare
- stanchezza dopo sforzi che in precedenza non l’avevano causata
Anche in assenza di una patologia specifica, dopo i 40 anni, è bene, tuttavia, sottoporsi a una prima visita cardiologica per verificare il profilo di rischio cardiovascolare e conoscere lo stato di salute del cuore. Individuare fattori di rischio precocemente è fondamentale per ridurre l’insorgenza di cardiopatie.
Gli esami appropriati, per valutare la salute del sistema vascolare, sono tanti e permettono di accertare, con anticipo, eventuali disfunzioni cardiovascolari e di intervenire in maniera mirata. Tra gli esami prescritti più frequentemente troviamo la Cardio TC.
Che cos’è la Cardio TC e quali sono le sue potenzialità
La Cardio TC (Tomografia computerizzata) è un
esame diagnostico, non invasivo – specifica il dottore - utile per
studiare le camere cardiache, esaminare dettagliatamente le arterie coronarie e di conseguenza individuare o escludere alterazioni delle pareti: presenza di placche aterosclerotiche in fase iniziale, stenosi che possono provocare quadri clinici severi come angina e infarto miocardico. Le immagini in tempo reale permettono anche di valutare il flusso di sangue all’interno delle arterie.
Nei casi in cui i sintomi possono far sospettare una patologia coronarica e il risultato del test da sforzo è dubbio, la Cardio TC è un esame assolutamente appropriato perché ha un’elevata affidabilità, pari circa al 100%, in grado di diagnosticare con estrema accuratezza le patologie dell’apparato cardiovascolare e permette, talvolta, di evitare la coronarografia, esame più invasivo.
La cardio TC può essere utilizzata, anche, per:
- valutare la pervietà o l’occlusione di stent coronarici
- controllare i by pass aorto-coronarici
La Cardio TC si esegue come un normale esame di Tomografia Computerizzata con la somministrazione di un mezzo di contrasto iodato e permette di ottenere immagini in 3D ad alta definizione dell’apparato cardiocircolatorio. E’ un’indagine diagnostica non dolorosa a basso dosaggio di radiazioni, tuttavia, è controindicata in caso di gravidanza e allattamento.