Le patologie reumatiche comprendono una serie di patologie largamente
diffuse nella popolazione adulta, ma anche nei giovani, al contrario di quanto comunemente creduto. In questo ambito esistono infatti molti falsi miti:
“le artriti non si curano” (falso); “Il sole è un vero e proprio toccasana per le patologie reumatiche” (per alcune, ma non per tutte). Infatti In alcuni casi può essere anche sconsigliato.
Ne parliamo con il Dottor Marco Valentini, Reumatologo di - struttura polispecialistica accreditata S.S.N. di Faenza (Ravenna) e
di - Day Surgery con poliambulatorio privato.
“Prima di tutto – spiega il dottore – è bene fare chiarezza e parlare, nell’insieme, di
malattie osteoarticolari e dei tessuti connettivi. Si distinguono poi le patologie
infiammatorie come , spondiloartriti, , quelle
degenerative ( e )
e funzionali ().” In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute
si stima che siano oltre 10 milioni le persone affette da queste patologie: si tratta di malattie muscoloscheletriche che sono croniche e invalidanti e hanno importanti ripercussioni sulla vita sociale e lavorativa delle persone. Rappresentano la prima causa per assenza sul posto di lavoro nel nostro Paese. Hanno in comune una sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni, colpiscono maggiormente le donne e la loro prevalenza aumenta notevolmente con l’aumentare dell’età.
“Non è vero – ci evidenzia sempre il dottore –
che freddo e umido possono causare le malattie reumatiche. Come pure non è sempre corretto pensare che chi soffre di queste patologie stia sicuramente meglio nel periodo della primavera e dell’estate. E se il freddo non è la causa delle malattie reumatiche, allo stesso tempo “il caldo” non è un rimedio terapeutico per tutti indistintamente. In alcuni casi al contrario può aggravare i sintomi.”
“
Per chi soffre di artrosi, in particolare – evidenzia il dottor Valentini - il caldo soprattutto se secco può attenuare almeno parzialmente, il dolore e il fastidio articolare.
Per artrite, spondiloartrite e artrite psoriasica (reumatismi infiammatori), il rapporto tra dolore, infiammazione e caldo ed esposizione al sole è sicuramente più stretto. Il caldo intenso e l'esposizione diretta al sole, specie nelle ore centrali della giornata, possono riacutizzare un quadro articolare infiammatorio e il dolore che ne consegue, mentre la Psoriasi XCutanea migliora con l’esposizione al sole.
Sicuramente si consiglia di evitare l'esposizione ai raggi solari a coloro che soffrono di reumatismi autoimmuni come il Lupus (LES). I raggi ultravioletti sono, infatti, uno dei maggiori fattori di rischio per la riacutizzazione, in quanto positivizzano gli anticorpi Anti Nucleo. In questo caso è opportuno difendersi dal sole con cappelli e creme protettive che blocchino i raggi ultravioletti.”
E chi soffre di fibromialgia?
“Chi soffre di fibromialgia – spiega il dottore - può percepire un parziale benefìcio, dal caldo secco mentre risente negativamente del caldo umido e della conseguente sudorazione.”
“In generale comunque
– conclude il Dr. Valentini
– se
l'esposizione solare è importante soprattutto per favorire la produzione di vitamina D, indispensabile per la salute delle ossa, dei muscoli e per prevenire le fratture da fragilità tipiche dell'osteoporosi,
va però sempre moderata ed evitata nelle ore più calde. Inoltre la Vit. D stimola la produzione di un potente Antibatterico naturale (la Catelcidina), che riduce il rischio di infezioni.
Un ultimo accorgimento che bisogna seguire ancora di più in estate è quello di
un'alimentazione composta in prevalenza da frutta e verdura, senza bevande ghiacciate, a maggior ragione se gassate e limitare al massimo il consumo di alcolici, per permettere un'adeguata idratazione, perché bisogna tener presente che chi soffre di queste patologie tende a trattenere liquidi , in risposta alla infiammazione cronica. Infine, l’alimentazione dovrà essere povera di carne rossa, di cibi ricchi di proteine e dei liberatori della istamina (fragole pesche, crostacei, mollusci) per favorire la riduzione dell’infiammazione (fino a -20%).